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L'ARTIGIANATO
UMBRO
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La
lavorazione dei tessuti si pratica in Umbria
fin dal XII secolo. Ha subìto l'influenza
della tradizione francese e in particolare
degli arazzieri di Lilla e di Giacomo Bergierès,
che esprimono alcune forme tipiche di Perugia,
come i tessuti di alcune Manifatture e la
famosa "tovaglia perugina", tessuta
a "occhio di pernice", in lino bianco
con fasce blu, in uso sacro o profano, riconoscibilissima
in alcuni dipinti duecenteschi, conservati
nei musei e nelle chiese umbre. La lavorazione
di questi tessuti, divenuti nel tempo famosissimi
sia in Italia che in tutta Europa, si ispira
alla cultura medio-orientale e si esprime
con motivi e decorazioni geometriche, figure
umane, o animali e frasi augurali. Oggi il
revival delle tecniche e dei modelli medievali
e rinascimentali, si traduce nella ripresa
della tessitura manuale, ci sono ancora artigiani
che utilizzano antichissimi telai di legno,
rispettando rigorosamente la tradizione nelle
tecniche, nel disegno, e nel colore. A Perugia
esiste la produzione del tessuto "fiamma
di Perugia", a Città di Castello
e ad Assisi la ripresa del punto rinascimentale
a doppia croce detto "Punto Assisi",
nell'Isola Maggiore del Lago Trasimeno e nel
laboratorio dell'Ars Panicalensis, il merletto
rifiorisce come lavorazione all'uncinetto,
denominata "pizzo d'Irlanda" e Orvieto
invece si fregia della superba produzione
della Ars Wetana, particolare tipo di merletto
irlandese, famosissimo in tutto il mondo.
Oggi esistono fabbriche che hanno storia secolare
e sono presenti sul mercato con una produzione
artigianale ricchissima e di gran pregio.
Esistono
documenti che consentono di datare tra l'XI
e il XII secolo l'inizio di attività
tessili in Umbria. Dal secolo XIV al secolo
XV ebbero grande rinomanza, non solo in Italia,
le "tovaglie perugine", la cui produzione
sembra risalire al XIII secolo, caratterizzate
da decorazioni geometriche e figurali di animali
come grifi, aquile, da un tipico colore, per
le parti decorate, turchino, ma anche marrone
o rosso. Venivano utilizzate nelle chiese
come tovaglie da altare. Possiamo ritrovarle
riprodotte con grande fedeltà in molte
opere pittoriche, da quelle di Pietro Lorenzetti
al Ghirlandaio. Questo tipo di attività
decade alla fine del XVI secolo, sopravvivendo
solo in alcuni conventi con destinazione prevalente
per usi liturgici. La rinascita ha una data
precisa: il 1906. Infatti, alla Esposizione
nazionale delle "Industrie femminili
italiane" a Roma il padiglione dell'Umbria
presenta, con grande successo, riproduzioni
a precisi disegni delle antiche tele umbre.
La ripresa di queste attività vede
impegnate le donne dell'aristocrazia colta
e progressista, che si fanno promotrici di
laboratori per la produzione di tessuti, ricami
e merletti. A Perugia si producono gli arazzi
a "fiamma" che fino agli anni cinquanta
sono stati tra i tessuti decorativi più
ricercati e pregiati d'Italia. Si tratta di
un tipo di tessuto la cui bellezza è
data dalle sfumature create dai colori degradanti.
Un altro tipo di lavorazione di tessuti che
viene riscoperta in questo periodo è
il fondo a "l'occhietto" o "occhio
di pernice" che si usava originariamente
per le parti bianche delle tovaglie perugine
antiche. Si tratta di un motivo geometrico
con un particolare effetto a rilievo, adatto
per tessuti "pesanti" come arazzi,
guide e copritavoli, che alcuni laboratori
producono ancora oggi. A Città di Castello
l'opificio "Laboratorio tela umbra a
mano", attivato dalla baronessa Alice
Franchetti Hallgarten, diede vita a produzioni
di grande pregio, che ancor oggi, secondo
una formula moderna, prosegue un'attività
nella produzione di tessuti a mano finemente
lavorati nei classici decori umbri. Nel Palazzo
Tommasini, sede storica del Laboratorio, è
stato da poco allestita la Collezione Tessile
di Tela Umbra che consigliamo di visitare.
Nelle sale espositive è possibile vedere
interessanti pezzi che documentano la storia
della tessitura: merletti, pizzi, tovaglie
umbre rinascimentali, tappeti e arazzi di
produzione attuale. Un'ampia sezione è
dedicata agli strumenti tradizionali per la
filatura e la tessitura. Nell'area del Lago
Trasimeno si segnalano all'inizio del Novecento
due interessanti iniziative: a Passignano
si apre una scuola laboratorio di ricamo che
darà vita al "punto umbro"
(antico punto arabo adoperato in ricami spagnoli,
italiani e portoghesi), mentre a Isola Maggiore,
viene introdotta la produzione di pizzi cosiddetti
"irlandesi" di una struttura particolarmente
delicata e difficile ma che ben si addiceva
alle abili mani delle donne dei pescatori
abituate alla tessitura delle reti da pesca.
A Panicale possiamo ammirare il ricamo a mano
su tulle che vanta apprezzamenti anche a livello
internazionale. Si tratta di unantichissima
produzione di ricamo a mano su tulle che segue
la tecnica dellArs Panicalensis, reintrodotta
alla fin e degli anni 20, grazie ad
Anita Belleschi Grifoni. Nacque così
una seguitissima scuola che diffuse le particolari
tecniche di lavorazione che, tuttoggi,
danno origine ad autentici capolavori per
la varietà dei punti usati e la creatività
dei disegni realizzati su tovaglie, tende,
centri tavola, fazzoletti e veli da sposa.
Ad Orvieto si sviluppa il laboratorio della
"Ars vetana, merletti realizzati
completamente a mano, che devono la loro preziosità
a fili di cotone sottilissimi e a motivi che
rielaborano la Trina dIrlanda.
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"Touch
of Umbria", il tessile nel cuore d'Italia
- Iniziativa editoriale per la promozione
delle eccellenze tessili dell'Umbria (5 settembre
2011)
Touch of Umbria Il tessile nel
cuore dItalia presenta le esperienze
delle imprese tessili umbre che hanno aderito
al sistema di tracciabilità volontario
ITF (Italian Textile Fashion) promosso dalle
Camere di Commercio Italiane allo scopo di
rafforzare e promuovere il comparto della
Moda, dal tessile allabbigliamento,
dalla pelletteria alle calzature. Liniziativa
editoriale presentata ufficialmente nel corso
di una Conferenza Stampa tenuta dal Presidente
della Camera di Commercio di Perugia e di
Unioncamere Umbria Giorgio Mencaroni con lintervento
di Sergio Mercuri, Presidente di Promocamera
e di Alessandra Vittoria, Direttore Unionfiliere.
In questa occasione, inoltre, il Presidente
Mencaroni ha lanciato lidea di promuovere
tutte le eccellenze espresse dalla nostra
Regione attraverso un marchio identificativo
comune che indichi le radici umbre.
Il volume realizzato dalla Camera di Commercio
di Perugia e da Unioncamere Umbria, attraverso
lazienda speciale Promocamera, presenta
le storie di aziende che con la loro capacità
di fare bene, sanno raccontare lUmbria
coniugando tradizione e innovazione, sapienza
artigianale e avanzamento tecnologico, con
esiti di assoluto valore. Come dire: qualità
e raffinatezza, testimonianza di un Umbria
di eccellenza, garantita e certificata per
quanto riferito al sistema Moda, dal Marchio
ITF, sistema di tracciabilità condiviso
e trasparente che porta in etichetta ogni
informazione sulla vita del capo lavorato,
evidenziando con chiarezza le tappe della
filiera e lorigine di tutte le singole
fasi produttive.
LUmbria è una delle regioni
italiane più impegnata sul fronte del
sistema di tracciabilità TF
ha ricordato Giorgio Mencaroni, Presidente
della Camera di Commercio di Perugia. Una
scelta rivolta alla trasparenza e alla valorizzazione
del grande patrimonio di professionalità
e artigianalità che caratterizza le
imprese umbre. Letichetta TF è
il passaporto del capo finito da cui il consumatore
ricava le informazioni per un acquisto consapevole,
nella certezza della autenticità del
prodotto, della certificazione delle materie
prime utilizzate e dei luoghi in cui i vari
cicli produttivi si sono effettivamente svolti.
Allo stesso tempo lEtichetta TF offre
al produttore lopportunità di
costruire il suo vantaggio competitivo puntando
su qualità ed etica.
Otto le aziende del settore moda che, ognuna
con il proprio brand, hanno aderito volontariamente
al programma TF e il cui profilo è
stato inserito nel volume Touch of Umbria
Il tessile nel cuore dItalia.Sono:
In Maglia di Massimo Nocetti:
Arnaldo Caprai gruppo tessile;
Cruciani di Luca Caprai;
Sterne International di Gianluca Mirabassi;
Cardinalini & C. di Mauro Cardinalini;
Gianangeli srl di Giuseppe Gianangeli;
La Maglia sas di Paola Mela;
Sati Bibò di Sabrina Carbone.
(Vedi volume in Cartella Stampa).
Al
Made in Italy, in generale, è riconosciuto
ampiamente il merito di sapersi distinguere
per creatività e qualità e in
questa definizione rientrano a pieno titolo
le imprese umbre tracciate TF, a cui è
dedicato il volume presentato stamane. Cosa
significa si è chiesto il Presidente
Mencaroni - raccontare leccellenza di
alcune aziende e della regione in cui operano?
A mio avviso, è cercare di far
sfiorare - da qui il titolo Touch
of Umbria Il tessile nel cuore dItalia
- anche attraverso esperienze visive e narrative,
un mondo affascinante che si compone di un fitto
intreccio di terra, storia, tradizione, radici
culturali, appartenenza, lavoro, professionalità,
competenza, innovazione, carisma imprenditoriale,
con riferimento non ai singoli imprenditori,
ma, laddove coinvolta, a tutta la famiglia,
creatività e, perché no, capacità
di saper cogliere le opportunità offerte
dalle Istituzioni, come TF, per promuoversi
attraverso letica e la trasparenza presso
consumatori e buyers. Touch of Umbria
Il Tessile nel cuore dItalia
è una pubblicazione che ha inteso trasmettere
la qualità, leleganza, la raffinatezza
delle produzioni delle aziende tracciate, puntando
sullarguzia dei testi e la suggestione
delle immagini fotografiche, in una fusion da
cui escono tratteggiati i plus delle imprese
e il profilo dei loro Capitani.
E ovviamente ha sottolineato il
Presidente Mencaroni lalto livello
di artigianalità dei prodotti e tante
informazioni e riferimenti utili ad entrare
in contatto con le aziende. Agli imprenditori
ed ai loro staff il merito di non aver esitato
a metterci la faccia, a farsi vedere
non per vanità, ma per rendere personali
e personalizzati i rapporti con i potenziali
clienti. A ribadire che dietro la moda, che
a volte può sembrare effimera, cè
il reale e concreto impegno di persone determinate
a fare bene il proprio lavoro. E nel mentre
cerchiamo di ricollocare al centro dellattenzione
leconomia reale, questo mi pare un contributo
positivo. Ma la promozione del comparto
moda, settore fondante delleconomia regionale,
non termina qui, ha annunciato Mencaroni. Camera
di Commercio di Perugia e Unioncamere Umbria,
dando seguito a questa iniziativa, terranno
a breve una manifestazione al Centro Servizi
Camerali Galeazzo Alessi di via
Mazzini a Perugia, che permetterà a tutti
di toccare con mano il lavoro di questi imprenditori,
di calarsi in un vero e proprio ambiente di
lavoro riprodotto con tanto di macchinari e
personale allopera, così da assistere
dal vivo alla creazione di un pregiato capo
in cashmere o di un merletto artistico. Anche
questo evento sarà curato da Promocamera
ha ricordato il Presidente Sergio Mercuri
e così come per Touch of
Umbria cercheremo di svelare di fronte
agli occhi di tutti questo mondo fatto di mani
laboriose, di intelligenze creative, di sensibilità
nel gusto e nella scelta di materiali di pregio.
La Dr.ssa Alessandra Vittoria, direttore di
Unionfiliere, si è soffermata sulle caratteristiche
del sistema ITF per la tracciabilità
nel settore moda, ribadendone gli obiettivi
che hanno guidato la nascita e lo sviluppo delliniziativa.
Le aziende che volontariamente adottano
questo sistema ha detto la Dr.ssa Vittoria
fanno chiarezza sull origine delle
diverse fasi di lavorazione di un capo in vendita,
evitando la confusione talvolta ingenerata sul
mercato e nel consumatore da marchi, brand e
loghi; certificano, in modo trasparente ed efficace,
lorigine delle produzioni, favorendo una
naturale distinzione tra quella nazionale e
quella d'importazione; creano filiere integrate
cliente fornitore subfornitore;
garantiscono un consumo critico,
consentendo ai consumatori di acquistare un
prodotto di cui conoscono tutta la storia, comunicata
chiaramente in unapposita etichetta, che
sancisce la provenienza di ciascuna fase di
lavorazione. |
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MUSEI
E COLLEZIONI
Museo
del Tesoro della
Basilica di S. Francesco
e Collezione Perkins
Piazza di S. Francesco
06081 Assisi
Tel. 075 812238
Museo
Collezione Tessile
Tela Umbra
Via S. Antonio n.3
06012 Città di Castello
Tel. 075 8559071
Collezione
Delle Arti Tessili
Arnaldo Caprai
Via Flaminia Km 148
06037
Foligno
Tel. 0742 39251
Fax 0742 679242
www.caprai.it
Museo
Civico di S. Francesco
Via Ringhiera Umbra, 6
06036 Montefalco
Tel.
e Fax 0742 379598
www.sistemamuseo.it
Museo
del Tulle
Anita Belleschi Grifoni
P.zza Regina Margherita, 5/a
06064 Panicale
Tel. 075 8379531
Galleria
Nazionale dellUmbria
Palazzo dei Priori
Corso Vannucci
06120 Perugia
Tel. 075 5741400
Collezione
Ricami e merletti
Uguccione Ranieri di Sorbello Foundation
P.zza Piccinino,9
06120 Perugia
Tel. 075 573775
www.fondazioneranieri.org
Museo
del Costume e del tessuto
Palazzo Rosari Spada
Via delle Terme
06049 Spoleto
Tel. e Fax 0743 45940
www.spoletopermusei.it
Collezione
Antichi Tessuti Umbri
Amleto Morosini
Via Monterone, 12
06049 Spoleto
Tel. 0743 40773
Museo
del Merletto
Via Guglielmi - Isola Maggiore
06069 Tuoro sul Trasimeno -
Tel 075 8254233 |
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